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Il progetto NODI ha l’obiettivo di creare una serie di opportunità per favorire la creazione di relazioni positive tra i coetanei, tra gli adulti e il territorio in cui si vive.

Si tratta di un progetto innovativo che mette in rete risorse pubbliche e private, con l’intento di sostenere le persone disabili e le loro famiglie per favorirne l’inclusione nella comunità e aumentare così la loro qualità di vita.

Le problematiche inerenti alla disabilità, spesso non possono essere affrontate in modo adeguato a causa della mancanza di mezzi e situazioni consone. Queste invece, grazie a tale progetto, possono contrastare con successo la complessità del fenomeno.

Il progetto NODI intende coniugare l’attenzione verso le potenzialità del bambino/ragazzo disabile e le sue urgenze relazionali e ludico-espressivo, in modo da intervenire nel sostegno alla persona con una doppia opportunità: da un lato promuovere la valorizzazione dell’individuo e del suo bisogno di relazione in contesti piacevoli e gratificanti; dall’altro poter intervenire tempestivamente sulle dinamiche sottostanti la genesi dei differenti disagi.

Le azioni del progetto NODI sono le seguenti:

  • Sostenere i bambini disabili nella fascia 3/7 anni: 6 percorsi di laboratorio ludico creativo;

  • Sostenere e accompagnare le famiglie di bambini disabili nella fascia di età 0/7: attivazione di gruppi di counseling motivazionale;

  • Offrire a 22 disabili nella fascia over 30 attività di ippoterapia presso il maneggio “La Pasqualina” di Oleggio;

  • Offrire a 20 disabili nella fascia over 30 attività di piscina per mantenere e potenziare le abilità relazionali e motorie acquisite presso la piscina “Sport Cube” di Cameri;

  • Offrire a 36 disabili dai 18 ai 60 anni percorsi di attività occupazionale in modo che possano sperimentare in contesti consoni alla propria età, presso l’Orto botanico “1,2,3..linea verde” di Galliate curato dal “Comitato genitori S.T.H.”

Inoltre il progetto NODI prevede la realizzazione di:

  • 4 eventi finali aperti a tutti sul tema della disabilità utilizzando video, teatro, musica, poesia, per dare voce a chi si confronta ogni giorno con tale problematica;

  • Un docufilm realizzato partendo dalle testimonianze delle famiglie e dei ragazzi disabili.

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Perché il progetto si chiama NODI?

Perché la parola “nodi” rimanda immediatamente all’idea di un intreccio inteso come problematicità da sciogliere e, quindi, al tema della disabilità e alle difficoltà che incontrano le famiglie e le persone disabili lungo tutto il ciclo di vita. Nodi, però, si riferisce anche all’idea di legame, rete, e rimanda, come in botanica, a un luogo di gemmazione di sperimentazione e nuove soluzioni che siano volte all’integrazione dei disabili proprio là dove il bisogno è maggiore.

Grazie al progetto NODI, la prossima primavera potremo piantare, nell’orto-giardino botanico di Galliate, un albero (anche di frutta) in memoria del nostro amico Fabio e nel 2016, sempre in sua memoria, sarà firmato il docufilm testimone di tutto il lavoro svolto dai ragazzi disabili, dalle loro famiglie, dagli ideatori Grazia Fallarini e Marco Bricco e perché no, anche dagli amici di Fabio.

 

SITO CISA OVEST TICINO

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